Inchiesta di Report sul mondo del calcio: la lente di ingrandimento su procuratori e agenti dei calciatori.
Report fa tremare il mondo del calcio con un’inchiesta sugli agenti e sui procuratori. E l’inchiesta si occupa del lato oscuro della luna, del lato oscuro delle operazioni di calciomercato, di conflitti di interesse, casi di corruzione, riciclaggio. Insomma, temi non proprio onorevoli e che sicuramente non rendono onore allo sport.
Calcio, inchiesta di Report su agenti e procuratori: Raiola nel mirino
Sul fatto che gli agenti e i procuratori siano oramai tra i padroni del calcio moderno ci sono pochi dubbi. Sono loro a spostare gli equilibri. E ovviamente si riconoscono il proprio ruolo di prim’ordine e si fanno pagare per i propri servigi. Tutto alla luce del sole? L’ipotesi di Report è che sia del marcio nel mondo del calcio. Corruzione, riciclaggio e conflitti di interessi, temi sui quali anche la Uefa aveva posto l’attenzione.
In particolare Report si concentra sull’impero di Mino Raiola, che ha in scuderia calciatori del calibro di Gianluigi Donnarumma, tanto per fare uno dei tanti nomi di spicco. Il super-agente ha una società, la Three Sport Business, con sede a Malta, mentre lui è residente a Montecarlo. Il tutto si traduce in una situazione economica particolarmente vantaggiosa dal punto di vista fiscale. Non solo. La squadra di Ranucci si concentra anche su alcune operazioni anomale, come ad esempio il caso Bonucci-Kulusevski e il giro di agenti o le operazioni legate a giovani talenti come Scamacca.
Di seguito la presentazione del servizio pubblicata sui canali social di Report.
Ranucci, “Il calcio è omertoso”
“Il calcio è omertoso come la mafia. Nella puntata di lunedì prossimo torneremo a parlare di calcio scavando invece tra i suoi mali: corruzione, riciclaggio, conflitti di interesse, a partire dalle compravendite dei campioni. Centinaia di milioni di euro ogni anno nelle mani degli agenti del calcio. Alle loro spalle prolifera una rete di corruzione e riciclaggio sulla quale l’Uefa ha lasciato l’allarme“, ha dichiarato Sigfrido Ranucci parlando ai microfoni di Radio Punto Nuovo.